La Dogana di fiume, un ex posto di blocco per il commercio fluviale a Verona, accoglie un’installazione e una performance dell’artista cileno Enrique Ramírez (1979, Santiago del Cile, vive e lavora tra Parigi e Santiago). Il progetto è stato ideato da Laura Lamonea con la curatela di Pascale Cassagnau, critica d’arte e responsabile video e nuovi media della collezione ministeriale francese CNAP_Centre national des art plastiques di Parigi.
Nell’idea dell’artista il luogo diventa uno spazio per riflettere su migrazione, sradicamento e memoria. Sulla scalinata d’ingresso, tra il fiume Adige e l’edificio, una scritta emerge come una soglia simbolica.
Contemporaneamente, un’azione sonora nello spazio amplificherà la dimensione poetica e politica del progetto. Si tratta di una composizione in cui si intrecciano frammenti di frasi celebri sull’esilio, la migrazione e la resistenza estratte dalla letteratura, dai discorsi politici e dalla poesia.
Il progetto di Ramírez invita a pensare all’acqua come confine e memoria, esplorando lo sradicamento e la distanza attraverso mezzi visivi e sonori.
La Dogana di fiume, un tempo luogo di controllo delle merci e delle persone, viene riattivata come uno spazio di ascolto e riflessione.
Ex Dogana di fiume