Studio la Città è una galleria d’arte contemporanea inaugurata a Verona nel 1969 da Hélène de Franchis. Le sue mostre coincidono con le sue passioni: Lucio Fontana, Gianni Colombo, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, solo per citarne alcuni, e poi i grandi contemporanei “minimali” internazionali - come Robin Denny, Richard Smith, David Leverett, Ullrich Erben, Richard Tuttle, Sol Lewitt, Richard Smith, Robert Mangold - che negli anni '70 costituivano il versante “analitico” alternativo alla Pop Art. La galleria si fa conoscere grazie alla partecipazione assidua a tutte le fiere d’arte più importanti, sin dal 1973 Studio la Città partecipa alla fiera di Colonia e ad Art Basel, e poi New York Armory Show, Chicago Art Fair, Art Köln, FIAC Paris, Art Brussels, ARCO Madrid, Shanghai Art, oltre ovviamente a ArteFiera Bologna, MiArt Milano e Art Verona in Italia. Non vi è mai stata una divisione fra arte astratta e figurativa ma piuttosto un legame fra artisti che lavorano utilizzando materiali differenti ma con una comune linea di pensiero, nel caso di Studio la Città, una forma espressiva silenziosa e intima. Studio la Città, una galleria che, per definirla con le parole del curatore Marco Meneguzzo: “ha realizzato la sua opera nel tempo, mostra dopo mostra, stagione dopo stagione, sino a costruire la migliore immagine di sé. In fondo, le stagioni di una galleria sono tasselli di un unico grande autoritratto del gallerista: Hélène de Franchis”. Negli ultimi anni la galleria ha dedicato mostre personali e collettive, sia all’interno della propria sede che in contesti pubblici – musei, fondazioni, case di produzione cinematografiche… (Museo Guggenheim, Fondazione Cini, Assicurazioni Generali, Museo MAXXI, Museo Ludwig Köln e tanti altri - e contesti privati di rilevanza internazionale. È recente l’installazione monumentale "Path to the Sky" di Jacob Hashimoto negli spazi della Fondazione Santa Maria della Scala a Siena risalenti fino all’anno 1000. Hélène de Franchis ci ha lasciati da pochi mesi e in omaggio a lei è stata recentemente inaugurata "il Respiro Nascosto delle Cose", curata da Alberto Fitz e ospitata nel palazzo cinquecentesco Oldofredi Tadini Botti a Torre Pallavicina; la mostra, organizzata dalle istituzioni pubbliche del paese in provincia di Bergamo, ripercorre gli ultimi 20 anni del programma della galleria e vi sono esposte opere selezionate di Stuart Arends, Gabriele Basilico, Eelco Brand, Luigi Carboni, Vincenzo Castella, Arthur Duff, Anna Galtarossa, Herbert Hamak, Jacob Hashimoto, Emil Lukas, Julia Mangold, Hiroyuki Masuyama, Franco Passalacqua. Hélène de Franchis non ha lasciato un vuoto ma una forte presenza e guida ancora la galleria con occhi nuovi, il futuro dipanerà il significato di queste parole.
AStudio la Città